A tutti è capitata la necessità di doversi munire del certificato medico in vista dell’iscrizione in palestra o per poter praticare qualsiasi attività sportiva, anche non agonistica.
Oggi vogliamo cercare di fare chiarezza su quali siano i diversi casi di presentazione obbligatoria del certificato medico sportivo e che esami possono essere richiesti.

1) Quando ci si iscrive ad una società/club che non fa parte di una Federazione sportiva nazionale o di un Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni può essere richiesto il certificato medico sportivo ma questo non è obbligatorio, pur non essendo stato ad oggi abolito.
Questo tipo di certificato può essere rilasciato da qualsiasi medico, a pagamento.

2) Il certificato per l’attività sportiva non agonistica è invece obbligatorio, sopra i 6 anni di età, nei seguenti casi:

– per chi si tessera per partecipare alle attività non agonistiche organizzate da una società o un’associazione dilettantistica affiliate alle Federazioni o agli Enti di promozione sportiva (il cui elenco si può trovare sul sito del Coni);

– per gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione;

– per chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.

In questi casi il certificato, sempre a pagamento, deve essere rilasciato da un medico di medicina generale, da un pediatra di libera scelta, da uno specialista in Medicina dello sport o da un medico specialista tesserato alla Federazione medico sportiva italiana.

La validità del certificato medico sportivo è di 1 anno, a meno di pazienti con particolari patologie, per cui può essere ridotta a 6 mesi.

Per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e l’effettuazione dell’elettrocardiogramma (ECG) a riposo.

In tutti i casi in cui il medico lo ritenga opportuno, possono essere richieste altre indagini come ad esempio la prova sotto sforzo, l’ecocardiogramma, l’applicazione dell’holter cardiaco e/o dell’holter pressorio, la spirometria o opportuni esami del sangue.

(Fonti: Corriere.it e salute.gov.it)

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I test eseguiti verranno visionati da un cardiologo che produrrà il referto e lo invierà in farmacia.

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Staff di Farmacia Cadeddu